LA CASA ROSSA

La Casa Rossa

CHI SIAMO

La varietà di nazionalità, di culture e di religioni degli uomini e delle donne reclusi per così tanti anni a Casa Rossa, fa’ sì che essa possa essere proposta come Museo-Memoriale della Shoah nel Mezzogiorno, anche a fronte della scomparsa a prevalente connotazione didattica.

La Casa Rossa, un grande stabile a due piani con circa 30 vani di varia grandezza, è in territorio di Alberobello (sito World Heritage dell’UNESCO), in contrada Albero della Croce, cinque chilometri a sud-ovest dell’abitato, sulla via per Mottola e quasi al confine col territorio di Noci, in collina e in posizione salubre, immerso in una ricca e varia vegetazione mediterranea con un panorama di rara bellezza. Si tratta di località di straordinario interesse per la sua posizione in un’area con testimonianze archeologiche (grotta Mozzone), con antichi tracciati viari (Conversano-Taranto), con una cava d’alabastro dismessa (materiale utilizzato per le colonne del Transatlantico a Palazzo di Montecitorio a Roma) e per essere stato antico punto di confine tra le Città di Taranto, Monopoli e Mottola (da ciò la presenza di grandi querce come strutture segnaletiche).

Verso la fine dell’Ottocento, il sacerdote Francesco Gigante, discusso personaggio locale attivamente colluso con gli ambienti del brigantaggio meridionale postunitario, lasciò il suo vasto patrimonio per la fondazione di una Scuola Agraria ad Alberobello, con testamento del 2 dicembre 1887. Il 9 gennaio 1896 la Scuola Agraria fu costituita in Ente Morale. Secondo il volere del fondatore, essa doveva dare al paese «esperti e laboriosi agricoltori e onesti e pii cittadini. È Scuola teorica e pratica ad un tempo, ha un convitto e accoglie anche allievi esterni».

 

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